Un'ottima cultura aziendale

Promuovere i talenti e guardare assieme al futuro

Incontro di due donne di origini diverse in azienda

Marzo 2020  I  4 minuti  I  Azienda e persone

 

Sviluppare l'ambizione personale e il divertimento per il lavoro secondo Martin Hilti non sono prestazioni individuali del collaboratore.

Sono infatti notevolmente influenzate dall'azienda, che ha anche una responsabilità nei confronti del personale. Questa responsabilità può essere percepita in modo differente. In Hilti da più di 8 decenni si è consolidato un sistema di successo che si basa su quattro valori centrali che se vissuti assieme assicurano a ogni collaboratore di poter dare il meglio durante il suo lavoro. Con grande soddisfazione.

Costruire un clima di fiducia, relazionarsi con gli altri dimostrando apprezzamento

L'elemento più importante in qualsiasi cultura aziendale sono i rapporti reciproci. Ciò riguarda le relazioni tra colleghi, quelle con i clienti ma anche il comportamento nei confronti della concorrenza. Hilti si concentra tra l'altro sull'integrità. Perché l'integrità crea fiducia e solo un rapporto di fiducia è anche una relazione produttiva.

«Fondamentalmente viviamo una cultura in cui ogni membro del team viene apprezzato e considerato. In questo modo ogni singolo può evolversi e seguire una crescita personale. Ma gestiamo anche i nostri clienti, i fornitori e i partner sempre in modo che la collaborazione si traduca in un vantaggio per tutti.» 
Mandy Thumm, Direzione Employer Branding & Diversity, Hilti Central Europe

 

Il rispetto è il bene più importante

La diversità non dipende solo dal genere, dalla provenienza o dalla religione. Ogni singolo collaboratore ha la sua storia personale, i suoi punti di forza e le sue sfide. Agire prestando attenzione a tutti questi aspetti garantisce un clima di lavoro produttivo. La validità di questo approccio è testimoniata da un sondaggio volto a premiare il miglior datore di lavoro.

La collaborazione dei colleghi è senza precedenti.

Nella risposta alla domanda «Cosa apprezzi dell'azienda?», i collaboratori Hilti hanno risposto all'unanimità: «Il rapporto collegiale e onesto tra i collaboratori. La collaborazione dei colleghi è senza precedenti.» Su questa base di fiducia è possibile ottenere ciò che altrimenti sarebbe impensabile: ricevere e fornire un feedback sincero. Essere gli uni per gli altri all'interno di un team, anche se qualcosa non è andato nel migliore dei modi. Trovare il coraggio di lasciare i sentieri già percorsi, accogliere nuove idee e perfezionare ciò che già esiste. Tradurre nella pratica le innovazioni.

«I nostri collaboratori sono autorizzati ad agire. Danno il meglio per conseguire il successo, ben sapendo che noi li supporteremo sempre. Diamo il beneficio del dubbio e li aiutiamo a far crescere l'azienda con impegno e nuovi stimoli.» 
Mandy Thumm, Direzione Employer Branding & Diversity, Hilti Central Europe

 

 

Promuovere la creatività e l'innovazione

Soprattutto osare e dare spazio all'innovazione è uno dei principi più importanti in un'azienda che in Europa Centrale lancia sul mercato circa 70 nuovi prodotti all'anno. «Mettiamo volentieri in discussione i punti di vista tradizionali. Inoltre ci aspettiamo che i nostri collaboratori si aprano a nuove metodologie, introducano attivamente nuove idee e si discostino dagli standard», afferma Mandy Thumm. «Job Enrichment» ed «Empowerment» sono termini che a prima vista suonano altisonanti. Ma invece si riferiscono a concetti come l'ampliamento degli ambiti di responsabilità e il lavoro autonomo e responsabile, che al giorno d'oggi entusiasmano i lavoratori. Inoltre permettono all'azienda di conseguire successi.

Dimostrazione laser per i clienti

Ad esempio un artigiano che integra le sue conoscenze specialistiche con corsi di formazione riesce alla fine a trarre vantaggio da un contesto lavorativo più diversificato. Oppure gli impiegati che realizzando e introducendo autonomamente nuovi processi riescono organizzare in maniera più efficiente il sistema di fatturazione.

«I nostri collaboratori sono impegnati, orientati alle prestazioni e sempre attenti a offrire ai nostri clienti solo il meglio. A tale scopo occorre studiare continuamente lo status quo», dice Mandy Thumm. «Proprio per questo la 'responsabilità personale' è il primo dei nostri valori: i collaboratori danno giudizi fondati, si assumono la responsabilità e sono liberi di prendere personalmente le decisioni.»

 

Promuovere i talenti, ricompensare la prestazione

«Ognuno è in grado di migliorarsi – nel suo ruolo o in altri ambiti. Il collaboratore desidera lavorare all'estero? È interessato a una funzione intersettoriale all'interno del Gruppo oppure a un ruolo dirigenziale?», chiede Mandy Thumm. Anche i corsi di perfezionamento e il supporto attivo o passivo qualora si aspiri a ulteriori qualifiche fanno parte di uno sviluppo positivo dei collaboratori. La prospettiva di opportunità di sviluppo è un forte fattore di fidelizzazione. L'azienda deve essere consapevole che investire nei collaboratori è sempre anche un investimento nel successo aziendale. Ma tale investimento deve essere adatto al collaboratore e all'azienda.

Naturalmente non tutte le aziende possono offrire un'esperienza all'estero. E inoltre non sempre è necessario farla. L'importante è conoscere i collaboratori e i loro punti di forza. Se ad esempio una collaboratrice è abile a trasmettere i contenuti con particolare chiarezza, può stabilire dei buoni contatti con i fornitori. Probabilmente le sue competenze in questa direzione possono essere ampliate. Quindi è fondamentale riconoscere il potenziale e promuovere i talenti. In questo caso può essere utile una struttura di feedback frequenti, sinceri e inseriti nel flusso di lavoro.

«Il feedback che si desidera dare non dovrebbe essere taciuto a lungo, sia esso positivo o negativo. È sicuramente meglio parlare della situazione per dare a tutti la possibilità di crescere nel proprio lavoro quotidiano.» 
Mandy Thumm, Direzione Employer Branding & Diversity, Hilti Central Europe

Il successo di questa idea è dimostrato dalle cifre: l'80% delle posizioni dirigenziali presso Hilti viene occupato da candidati interni.

 

Porre le basi del percorso verso un futuro comune

Guardare assieme nella stessa direzione è molto più importante del guardarsi l'un l'altro, ha detto Antoine de Saint-Exupery. Questa massima vale per tutte le relazioni e quindi anche per quella tra datore di lavoro e collaboratore. Le condizioni sono davvero molto semplici: per il collaboratore deve essere chiaro dove porta il viaggio. E il datore di lavoro dovrebbe prendere a cuore le condizioni di vita del collaboratore. Si potranno così elaborare assieme modelli di lavoro che permetteranno al collaboratore una vita lavorativa per quanto possibile efficiente.

E da tutto ciò trarrà comunque beneficio l'azienda. I progetti comuni potrebbero riguardare prospettive di carriera, condizioni salariali o tipologie di orario di lavoro. Proprio queste ultime oggi stanno subendo una trasformazione.

 

Attività all'aperto con 2 dipendenti

Rispetto a 10 anni fa le aspirazioni dei collaboratori verso un giusto equilibrio tra lavoro e tempo libero sono aumentate. Modelli di part-time, il pensionamento parziale, il job-sharing o anche la possibilità di lavorare da casa riscuotono sempre più successo. «Valutiamo con regolarità i nostri processi interni per creare per tutti i collaboratori un contesto lavorativo ottimizzato. Ad esempio hanno la possibilità di pianificare in modo flessibile l'orario di lavoro stabilito da contratto. Hilti permette loro anche di poter gestire in modo flessibile i cambiamenti della sfera privata – con variazioni degli orari di lavoro, regolamenti di home office o periodi di vacanza supplementari», spiega Mandy Thumm. «Così rendiamo onore a tutti coloro che contribuiscono con il loro tempo, le loro energie e conoscenze al successo dei nostri clienti. Tutti sono vincitori.»

 

 

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